Domande
In questa sezione trovate documentazione inerente il Servizio Trasfusionale CRS, i documenti sono generalmente in formato Adobe Acrobat. In alcuni casi, a causa delle dimensioni del documento la visione potrebbe essere ritardata di alcuni minuti.
L’anonimato del donatore:
solo il Centro trasfusionale conosce l’identità del donatore e i risultati delle analisi mediche. Il donatore non sa chi riceverà il suo sangue e il ricevente non conoscerà mai il donatore del sangue che gli viene trasfuso.
La gratuità della donazione:
La donazione di sangue non è rimunerata. Non si tratta di una decisione dettata da esigenze di risparmio da parte del Servizio trasfusione del sangue, bensì di un principio raccomandato, per i motivi sopra menzionati, dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), dall’ Associazione internazionale di trasfusione sanguigna (AITS) e dal Consiglio d’Europa.
Il volontariato:
La donazione di sangue è un atto volontario compiuto senza costrizione alcuna.
In quanto organizzazione di pubblica utilità, il Servizio trasfusione di sangue CRS opera secondo il principio della copertura dei costi. Ciò significa che solo le spese effettive originate dalla preparazione dei prodotti sanguigni vengono addebitate agli ospedali. Tali spese sono legate al prelievo di sangue, alla preparazione, alle analisi di laboratorio, al trasporto, alla ricerca e allo sviluppo, al personale e al materiale. Essendo un’istituzione senza scopo di lucro, il Servizio trasfusione di sangue CRS non realizza alcun guadagno.
La risposta a questa domanda è affermativa solo per quanto riguarda una certa quantità di plasma sanguigno che non può essere preparata dai nostri servizi quando le capacità sono sature. Il sangue prelevato è costituito in parti uguali da cellule e da plasma ; in un primo tempo si procede a una separazione di queste due componenti. I concentrati di cellule e il plasma fresco congelato vengono poi forniti agli ospedali. Solo la parte eccedentaria di plasma servirà alla fabbricazione di prodotti specifici che richiedono complesse procedure. Alle imprese farmaceutiche viene ceduta solo una parte del plasma e dei prodotti intermedi che non possono essere elaborati dal Servizio trasfusione di sangue CRS per mancanza di mezzi tecnici o di personale.
Il fatto che la donazione non sia retribuita non dipende da esigenze di risparmio da parte del Servizio di trasfusione, ma da motivi etici e di sicurezza. Il sangue non deve diventare un prodotto commerciale. Se una donazione di sangue comportasse un guadagno finanziario, si rischierebbe di incoraggiare delle persone a donare il loro sangue a scopo di lucro. Numerosi studi hanno peraltro dimostrato che la donazione volontaria e non rimunerata rappresenta un importante fattore di sicurezza.Come la maggioranza delle organizzazioni internazionali – tra cui l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) – tutti i Servizi trasfusionali della Croce Rossa applicano in tutto il mondo rigorosi principi etici, come quello della donazione gratuita. Peraltro, è essenziale che qualsiasi paziente, a prescindere dalla sua situazione economica, possa ricevere prodotti sanguigni in caso di necessità.